Nei casi di sordità grave-profonda che non hanno beneficio dall’utilizzo delle protesi acustiche e in cui viene accertato che il danno sia localizzato al livello della coclea, dagli anni ’90 è possibile utilizzare l’impianto cocleare, noto anche come “orecchio bionico”.
In effetti l’impianto cocleare è il primo organo di senso artificiale, composto da due parti: un “processore esterno” ed una parte interna impiantata chirurgicamente.
COME FUNZIONA UN IMPIANTO COCLEARE?
Per descriverne il funzionamento, anche se in modo estremamente semplificato, può essere utile far riferimento alla fisiologia del sistema uditivo, in cui le varie parti concorrono al trasferimento delle sensazioni uditive verso il sistema nervoso centrale.
L’impianto cocleare sostituisce la funzione della coclea, portando i suoni , già trasformati in impulsi elettrici, vicino alle terminazioni del nervo acustico. L’orecchio esterno e l’orecchio medio in pratica non vengono più utilizzati per il trasferimento dei suoni e la funzione delle cellule ciliate della coclea viene svolta dall’elettrodo dell’impianto cocleare.
- Nella parte esterna (1) ci sono i microfoni, la batteria, i comandi e il “processore”, che digitalizza ed elabora il suono
- L’antenna (2) posizionata sul cuoio capelluto in corrispondenza della parte interna (tramite un magnete) trasferisce le informazioni al ricevitore impiantato nell’osso temporale (3)
- Il ricevitore elabora il codice elettrico e lo invia, attraverso un sottile cavo multielettrodo (4) all’interno della coclea, stimolando i recettori del nervo acustico (5)